Raduno Nazionale del movimento del Guerrilla Gardening italiano - Comunicato stampa


Negli ultimi anni il libero movimento del Guerrilla Gardening ha avuto in Italia una crescita fortunata.
La voglia di conoscersi, condividere esperienze e confrontare metodi e principi ha portato al raduno nazionale del 2014 che ha avuto luogo a Roma dal 02 al 04 maggio. Un appuntamento aperto a gruppi, singol* guerrilla gardeners , amanti e curios*.

Nell’assemblea che ha concluso i tre giorni di lavoro sono stati definiti alcuni aspetti relativi al movimento, legati in particolar modo agli ultimi eventi mediatici che lo hanno visto coinvolto.
La crescita esplosiva che interessa i collettivi di guerrilla gardeners di tutta la penisola espone ad un rischio considerevole: la spettacolarizzazione della pratica del guerrilla gardening (GG). La narrazione che i mass-media hanno fornito del GG mira a ridurre la nostra pratica ad un superficiale ed inconsistente «piantiamo i fiori perché il cemento è anti-estetico».

Il movimento del guerrilla gardening ha proposto, fin dal principio, una visione decisamente diversa, radicale: non mettere i fiori ad ornamento della prigione urbana, ma rompere i legami delle esigenze di mercato, della
gerarchia istituzionale, della proprietà e restituire potere alle persone che hanno bisogno di vivere in uno spazio vitale non cementizio, non industriale, ma verde: in armonia con la biosfera. La gratuità del cibo, la riappropriazione degli spazi e l’illegalità delle pratiche per il cambiamento sono principi propri dei guerrilla gardeners, che certo non possono trovare spazio nei canali mediatici generalisti, essendo questi ultimi una massima espressione di un modello di “vita” che vede gli esseri umani come passivi ingranaggi. Se in alcuni casi i media sembrano pubblicizzare la pratica del GG, ciò che fanno in realtà è proporne una narrazione ridotta, edulcorata, quasi disneyana. In poche parole, inoffensiva.

Da sempre i gruppi attivi sul territorio hanno rispedito al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione, fino a quando una campagna pubblicitaria nazionale, con la malaugurata complicità di un gruppo non più attivo da
tempo, ha utilizzato l’immagine del GG per fini commerciali.
Riteniamo quindi doveroso rispondere a questa grave appropriazione da parte dei media, da parte delle aziende e da parte di chi ha ritenuto opportuno svendere ideali e principi, chiarendo cosa è per noi il guerrilla
gardening.

Guerrilla gardening è un atto politico, che resta illegale, di ricostruzione del legame tra persone e territorio, di protesta contro il consumo del suolo e contro il degrado dello spazio vitale urbano.
GG è una rete aperta e in condivisione di pratiche, idee, contenuti, che si regge solo ed esclusivamente sull’azione e sugli sforzi di chi la pratica. Non sono richieste tessere associative e non ci sono ruoli gerarchici, si regge sul consenso che nasce da un sano confronto.
GG pratica l’autoproduzione ed il recupero, di piante e di suppellettili, per uscire da ogni logica di consumo fine a se stesso. I guerrilla gardeners recuperano piante destinate allo smaltimento e se necessario procedono con l’autofinanziamento.
GG non è cittadinanza attiva, questo significa che non collaboriamo con le istituzioni, non ci prestiamo ad alcun tipo di patrocinio e non ricerchiamo nessun tipo di autorizzazione.
GG non accetta sponsorizzazioni; accettiamo volentieri donazioni, a patto però che il/la donatore/trice rimanga completamente anonimo; per chiarezza, ciò significa che non si fanno cartelli di ringraziamento e non si nominano le/i sostenitori/trici sui vari media: in questo modo si protegge l’indipendenza del movimento e la natura non commerciale delle aree in cui si è agito.
GG rispetta le piante, scegliendo con cura le specie più resistenti e adatte al clima cittadino e rispettando le piante spontanee che garantiscono una elevata biodiversità. Il rispetto della terra passa anche dalla rieducazione dei cicli naturali, fatti di stagionalità, cura e attesa.
GG chiama a raccolta le/gli abitanti del quartiere, non per mostrarsi pubblicamente, ma per coinvolgere i/le cittadin* nella riappropriazione dal basso e nella cura degli spazi pubblici: le azioni sono festose dimostrazioni che le relazioni sociali possono essere ridefinite a partire dal dialogo e dalla collaborazione.



È dunque ferma intenzione di tutti i gruppi e singol* firmatar*, prendere le distanze da ogni strumentalizzazione mediatica, politica, economica ed egotica del guerrilla gardening, che cioè sfrutti in modo improprio e non autorizzato l'operato della GG per fini non inerenti alla pratica stessa o non concordanti con i principi sopra enunciati.
Nello specifico definiamo inesatta e fuorviante l'attribuzione del ruolo di "sito ufficiale del guerrilla gardening italiano" al sito guerrillagardening.it. Tale sito rappresenta esclusivamente l'espressione di un gruppo non più attivo da tempo e non ha alcun ruolo di rappresentanza. Il movimento italiano qui riunito non riconosce nelle loro pratiche e scelte un modello di Guerrilla Gardening critico e libero, anche in virtù delle numerose sponsorizzazioni cui si presta e della pubblicizzazione, tramite la stessa piattaforma, di realtà economicamente legate ai gestori della pagina.


I firmatari (gruppi presenti all'assemblea nazionale del 04/05/2014)


Ammazzachepiazza (Taranto)
GSR - Giardinieri Sovversivi Romani
Libero Orto (Latina)
Nonanuvola (Salerno)
TdN - Terra di Nettuno (Bologna)

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